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Riduzione IRES per le imprese che accantonano gli utili e li investono in beni strumentali

È prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 24% al 20% per il solo periodo d’imposta 2025, per le società che accantonano almeno l’80% degli utili 2024 e ne destinano almeno il 30% (comunque non meno del 24% degli utili 2023 e non meno di 20.000 euro) a investimenti in beni strumentali nuovi (Transizione 4.0 e 5.0) tra il 1° gennaio 2025 e la scadenza della dichiarazione dei redditi successiva al 2024.

“Nuova” decontribuzione Sud

Per gli anni 2025-2029, è disciplinato un nuovo sgravio contributivo per le imprese che occupano lavoratori nel Mezzogiorno.

Interventi a sostegno dello sviluppo del settore turistico

È prevista la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati per lo sviluppo dell’offerta turistica, con uno stanziamento di 110 milioni di euro per il 2025. I criteri saranno definiti con decreto interministeriale

Proroga del credito d’imposta ZES unica del Mezzogiorno

Viene prorogato il credito di imposta ZES Unica del Mezzogiorno con uno stanziamento di 2,2 miliardi di euro per il 2025. Si rileva un’incongruenza tra la data degli investimenti agevolabili (1° gennaio 2025 – 15 novembre 2025) e quella delle spese ammissibili nella comunicazione di prenotazione (dal 16 novembre 2024).

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane

Nell’ambito del Fondo 394/1981, si istituiscono tre sezioni rotative. La “Sezione Crescita” (100 milioni per il 2025) è destinata all’acquisizione di quote di minoranza di PMI e mid-cap per sostenere l’internazionalizzazione. La “Sezione Investimenti Infrastrutture” (100 milioni per il 2025) è per l’acquisizione di quote di società estere impegnate in contratti strategici con filiere italiane.

La “Sezione Venture Capital e Investimenti Partecipativi” supporta, tramite acquisizione di quote o sottoscrizione di strumenti finanziari, l’internazionalizzazione di start-up, PMI innovative e fondi di venture capital.

Misure per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane

Il fondo 394/1981 prevede che una quota, fino a 200 milioni di euro, possa essere utilizzata per l’internazionalizzazione attraverso finanziamenti agevolati alle imprese che investono in America Centrale o Meridionale o che ne sono fornitrici, con possibilità di un contributo a fondo perduto fino al 10% (20% per il Mezzogiorno) ed esenzione dalle garanzie per le domande presentate entro il 31 dicembre 2026.

Si estende l’intervento del Fondo anche alle imprese che investono in Africa, con l’obbligo di presentare un piano di investimenti. Per le imprese a forte consumo di energia elettrica o con certificati di efficientamento energetico che presentano domande di finanziamento agevolato per la transizione digitale o ecologica entro il 31 dicembre 2026, è prevista l’esenzione dalle garanzie e un cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%.

Disposizioni operative del Fondo di garanzia per le PMI per il 2025

Il comma 450 estende fino al 31 dicembre 2025 la disciplina del Fondo di garanzia PMI.

Contributi per i soggetti che hanno aderito alla procedura per il riversamento del credito di imposta R&S
Si riconosce un contributo in conto capitale per investimenti ai soggetti che hanno aderito, entro il 31 ottobre 2024, alla procedura di riversamento del credito d’imposta in ricerca e sviluppo. Le modalità di erogazione saranno definite con decreto ministeriale.